giovedì 30 luglio 2015

I lavoratori degli Ambiti Sociali di Zona incontrano il Consigliere Regionale Mortaruolo






Oggetto: I lavoratori degli Ambiti Sociali di Zona incontrano il Consigliere Regionale Mortaruolo

Questo pomeriggio, presso la sede della CGIL di Benevento, su iniziativa della Segretaria Prov.le Generale della FP CGIL, il neo consigliere regionale, Mino Mortaruolo, ha partecipato all’assemblea periodica dei lavoratori del settore.
A pochi giorni dalla elezione della nuova rappresentanza politica regionale, ci è parso opportuno e doveroso, invitare il consigliere che rappresenterà il nostro territorio provinciale, per renderlo partecipe delle problematiche dei lavoratori che da più di dieci anni, garantiscono i servizi alle fasce cosi dette deboli della nostra provincia, in una condizione di totale precarietà.
Abbiamo immaginato con lui un percorso, che dovrebbe vederlo coinvolgere la rappresentanza in consiglio anche delle altre quattro province in quanto la  situazione è identica.
Il dramma di lavoratori, per lo più donne, ultra qualificate, che assistono gli anziani, i disabili, i minori, gli immigrati, senza alcuna certezza di continuità lavorativa, non può continuare.
E’ notizia di oggi che sarà implementato lo stanziamento regionale per le politiche sociali, come era stato promesso dal Presidente De Luca in campagna elettorale.
 Lavoreremo dunque su questa nuova sensibilità regionale, con il consigliere Mortaruolo, per proporre un testo di legge regionale che esprima un nuovo assetto istituzionale di questo settore, affinchè le politiche sociali non siano più “la sorella sfortunata” della sanità, storicamente sacrificata a vantaggio di quest’ultima, nonostante rappresenti anche essa, livelli essenziali di assistenza alla persona.
Abbiamo impegnato il consigliere affinchè al tavolo tecnico regionale, che supporta la Commissione, vi sia una rappresentanza sannita, cosa mai accaduta, affinchè, lì dove si disegna la politica sociale regionale si conoscano e contemplino anche le esigenze del nostro territorio. Immaginiamo una possibile, doverosa, alleanza fattiva, con Avellino, la cui On. D’Amelio, oggi presidente del Consiglio Regionale, in passato ha espresso grande sensibilità e competenza  su questi temi.
L’incontro partecipato ed interessato, si è concluso con l’impegno dell’Onorevole a costruire un percorso comune iniziato oggi, che continuerà non appena la macchina  del governo regionale andrà a regime.

Benevento lì, 29/07/2015


                         Il Segretario Gen.le FP CGIL                                              

         Giannaserena Franzè         

sabato 18 luglio 2015

Assemblea dei lavoratori Fatebenfratelli


Questa mattina si è tenuta presso il Fatebenefratelli, l’assemblea del personale indetta dalle tre sigle confederali.
L’obiettivo dell’incontro è stato spiegare ai lavoratori, quale strategia abbia messo in campo l’azienda su tutto il territorio nazionale, in tema di arretrati e rinnovo contrattuale, e perché CGIL, CISL e UIL, non abbiano accettato l’accordo proposto.
Le tre sigle confederali unitariamente hanno rigettato la proposta  del Fatebenefratelli, perché subdola e scorretta, dal punto di vista contrattuale ed etico.
I lavoratori sono privi del rinnovo contrattuale dal 2007, dopo anni di lunghe attese e di assenza di confronto e contrattazione, l’Azienda, paypassando il tavolo nazionale deputato a trattare il rinnovo contrattuale ed i conseguenti arretrati, convoca nelle diverse sedi presenti sul territorio nazionale, i rappresentanti sindacali aziendali, e in stile “Marchionne” pretende di contrattare temi nazionali, a livello di singola “unità produttiva”.
Si prova a dividere l’unità sindacale, peraltro usando toni minacciosi, nei confronti dei sindacalisti, che non fanno altro che rivendicare corrette relazioni sindacali e il pagamento completo e certo del dovuto, è bene ricordare che si tratta di soldi pubblici e non di denari gentilmente “messi nel piatto” dal Fatebenefratelli.
La scorrettezza è aver provato a prendere per la gola i lavoratori facendo loro intravedere la possibilità di percepire degli arretrati, come fosse una “gentile concessione”, peraltro proponendo una tantum e quindi forfetizzando il dovuto, con una messa a regime del presunto dovuto dal 01.01.2018. Cosa ancor più grave, il pagamento viene subordinato alla disponibilità economica dell’Azienda, che viene definita “in crisi”, nello stesso accordo, in quanto soggetta a tagli consistenti delle rimesse regionali, e dunque presumibilmente non in grado di garantire il pagamento della suddetta una tantum.
Altro passaggio subdolo e scorretto è il riferimento, che il Fatebenefratelli fa, alla Sentenza della Corte Costituzionale, relativa al blocco dei contratti nel pubblico impiego.
Nulla ha a che fare quel pronunciamento con il contratto e il dovuto dei dipendenti del Fatebenefratelli.
Per questi motivi, stamane i lavoratori hanno condiviso la posizione assunta dai sindacalisti, non condividendo la proposta dell’Azienda e invitando l’Azienda a ricollocare la trattativa nel giusto alveo, che è quello nazionale, per discutere dei suddetti temi.
L’assemblea ha deciso di proclamare lo stato di agitazione dei dipendenti e di chiedere, unitamente alle segreterie provinciali e regionali un incontro con la Regione Campania, affinchè si chiarisca se i 40 milioni, di soldi pubblici, pagati dalla Regione al Fatebenefratelli di Benevento, nei mesi scorsi, comprendano o meno gli arretrati contrattuali, dal momento che l’Azienda nulla ha pagato ai lavoratori, trattenendo tutto per sé, sostenendo che in quel monte di denari, non sarebbero inclusi “guarda caso”, proprio i soldi per chi quotidianamente garantisce assistenza e professionalità per poco più di mille euro al mese…
Benevento lì, 17/07/2015

  CGIL FP/prov                                            CISL FP                                     UIL FPL/prov.
 Taddeo Pompeo                                    Imbriani Silvano                           De Luca  Giovanni

 CGILFP/aziendale                                                                                      UILFPL/aziendale

 Antonio Coretti                                                                                              Ciero Antonio

venerdì 10 luglio 2015

Chiusura R.S.A. di Molinara



Interveniamo nuovamente sulla vertenza in oggetto, in quanto seriamente preoccupati per la sorte del servizio pubblico e per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Ad oggi nulla e’ intervenuto per rassicurare utenti e lavoratori.
Abbiamo formalmente interrogato il Presidente De Luca, in quanto egli ha avocato a sé la competenza in materia di sanità, ed  il nuovo Assessore Regionale alle Politiche Sociali, unitamente ai due dirigenti di settore; affinchè sia chiarita, dall’ente che ha normato nel 2003, la materia e che eroga le somme necessarie a garantire questi servizi,  di chi sia la competenza circa la gestione del servizio socio/sanitario all’interno dell’RSA.
Intanto abbiamo verificato a livello regionale, e sembrerebbe che in nessuna struttura pubblica, della stessa tipologia, la gestione del servizio suddetto sia affidata agli ambiti sociali territoriali.
Ad ogni modo, ciò che interessa le Scriventi è la tutela del servizio pubblico sul territorio fortorino, per la necessità sempre più impellente che vi è nella nostra provincia, la più anziana della regione, di garantire servizi adeguati agli anziani non autosufficienti, perché non si deve impoverire ed isolare ulteriormente, con la privazione dell’unico servizio di pubblica sanità, un territorio già isolato per conformazione geografica.
Inoltre sottrarre il personale dedicato, dopo dieci anni di professionalità e abnegazione, ad utenti “delicati” come questi,  significherebbe esporli ad un grave stress emotivo, di cui qualcuno dovrebbe pure preoccuparsi.
Non va sottaciuto poi il problema occupazionale che si determinerebbe per i più di dieci operatori impiegati quotidianamente, che ad oggi con professionalità e serietà garantiscono un servizio di eccellenza, senza certezze sul proprio futuro professionale.
Riteniamo che la peculiarità del servizio sia tale per cui, esso debba essere garantito ed assicurato comunque dalla Asl, mentre chi di dovere chiarisca le competenze, ci chiediamo perché sorgono dubbi e interpretazioni normative diverse dopo dieci anni, a norme invariate?
Inoltre come ci si preoccupa giustamente, di garantire una migliore comunicazione viaria per la popolazione di quelle zone, investendo ingenti risorse, al fine di garantire una maggiore dignità di cittadini agli abitanti della nostra provincia; questo tema: la garanzia del diritto alla salute e ad una vecchiaia dignitosa, non può non essere ugualmente al centro delle stesse sensibilità, in tal senso ci auguriamo che tutte le istituzioni operino nella direzione della salvaguardia dei diritti dei cittadini e dei lavoratori del fortore, prima tra tutte la Asl.

BENEVENTO lì 10 LUGLIO 2015



  FP CGIL BN                                                  FP CISL BN 
Giannaserena Franzè                                        Forgione Antonio

Possibilità della Camera di Commercio di Benevento di restare autonoma



Il Personale della Camera di Commercio di Benevento si riunisce in assemblea sindacale lunedì 13 luglio 2015 per discutere sullo stato di avanzamento della riforma del sistema camerale; essi hanno accolto con grande favore l’approvazione, da parte della I Commissione Affari Costituzionali della Camera, di vari emendamenti all’art. 8 del DDL della Pubblica Amministrazione.

Tale articolo  contiene la delega al Governo sul riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio e che, nella nuova formulazione, prevede 9la possibilità, per le camere di commercio in «condizioni di equilibrio»,  di mantenere l’autonomia.

Tutto ciò apre la possibilità anche a quelle Camere di Commercio con un bilancio in pareggio e  con meno di 75.000 imprese (dato dimensionale che consentirebbe di mantenere l’autonomia a prescindere dall’analisi dei bilanci), di mantenere un presidio territoriale a favore delle imprese.

Le realtà camerali come quelle sannita pertanto, potranno continuare a svolgere la propria azione a favore dei territori  grazie alla capacità, all'impegno ed alla lungimiranza degli Organi di governo, di direzione e dei dipendenti  che da sempre garantiscono utili servizi alle imprese attraverso pareggiando gli oneri correnti con i proventi correnti.




Le RSU CGIL                                                 LA SEGRETARIA GEN. FPCGIL BN
Ginevra Albano                                                        F.TO Giannaserena Franzè

Loredana Dente

giovedì 2 luglio 2015

(RSA) di Molinara preoccupazione della CGIL


La Scrivente O.S., e' seriamente preoccupata per il destino della residenza sanitaria assistenziale per anziani e disabili (RSA) di Molinara.
Struttura gestita dalla Asl dal 2005, con circa venti utenti, anziani non autosufficienti, bisognosi di cure e assistenza, assicurate da personale Sanitario e socio/ sanitario, qualificato e dedicato, dipendente asl e di una cooperativa.
Il nostro timore e' che venga meno la garanzia della continuita' assistenziale e lavorativa. La scadenza, intervenuta ieri, dell'ennesima proroga del servizio socio-assistenziale garantito da anni dalla cooperativa, potrebbe non essere rinnovata ulteriormente dalla Asl per problemi tecnico/giuridici.
L'assenza degli o.s.a.  e degli o.s.s., che supportano il personale medico ed infermieristico, potrebbe precludere l' oprativita' della struttura.
Chi non assolve ai propri compiti istituzionali? Sembrerebbe l'ambito sociale di zona, cui compete la gestione del servizio di cui sopra, per il quale avrebbe risorse appositamente dedicate per legge, l'ambito B05, e' gia' noto alle cronache sindacali, per una pessima gestione del personale, inesistente trasparenza finanziaria e amministrativa, 'seria' interlocuzione con le parti sociali assente.  Siamo pronti a ricrederci, ci convochino, rispondendo alla nostra richiesta di incontro.
Il rischio che temiamo e' la chiusura dell'unica struttura pubblica sanitaria del territorio, residenza di eccellenza, in ottime condizioni strutturali e strumentali, e con livelli di assistenza piu' che soddisfacenti per l'utenza.
Nel Fortore, territorio che soffre di isolamento per la collocazione geografica, privo di servizi sufficienti ed adeguati, i comuni del territorio, costituenti l'ambito sociale, ad oggi consentirebbero, con il loro 'non  fare istituzionale', la chiusura dell'unica struttura pubblica presente nella zona.
Ci auguriamo che la serietà ed il buon senso, inducano all'azione chi di dovere, ponendo fine ad un 'balletto istituzionale' che va avanti da anni, e che ha visto la Asl, colmare la lacuna dell'ambito, garantendo attraverso proroghe ripetute, un servizio che non le competerebbe.
Da oggi, scaduta ieri la proroga alla coop., le conseguenze potrebbero essere, il trasferimento degli anziani ed ammalati utenti, in strutture del privato convenzionato, che sorgono come funghi..., la perdita del posto di lavoro per i dipendenti della cooperativa, il trasferimento dei dipendenti asl in altre strutture.
Ieri la Asl, nelle persone del Commissario Straordinario Dott. Ventucci, e del Dott. Responsabile del settore, Dott. Cresci, hanno ricevuto la Rsu cgil della struttura sig. Ciccone ed il Segretario Gen.le Franze', fornendo in un lungo incontro un quadro dettagliato e documentato della posizione Asl. Attendiamo di poter avere un confronto altrettanto utile con l' ambito sociale, se non prima, nel prossimo coordinamento istituzionale.
Abbiamo incontrato anche il Sindaco di Molinara, si e' dichiarato assolutamente intenzionato a conservare il servizio pubblico sul suo territorio, la Fp cgil insieme ai lavoratori, sarà al fianco di coloro i quali vorranno scongiurare l'ennesimo 'schiaffo' al servizio pubblico.
Distinti saluti.

             Il Coord. Asl -BN                                         Il Segretario Generale FP CGIL

            Giovanni Lombardi                                          Giannaserena Franzè.